Tumaini al tramonto: questa è stata la prima foto scattata al centro. I bambini erano quasi tutti nelle casette e attorno a me c'era molta calma.
Chekechea 1: aspettando l'arrivo di tutti i bambini dell'asilo si scrive e si disegna. Non abbiamo bisogno d'altro che di bastoncini, qualche gesso e un pò di terra rossa.
Durante una passeggiata nel villaggio la prima domenica ho visto tanti bambini che portavano sacchi pesanti, pascolavano mucche o lavavano vestiti e poi ho visto loro che con pochi legnetti e qualche fiore giocavano.
La corrente saltava spesso e non era ccosì semplice trovare un momento in cui poter fare la lavatrice, ma non importava perchè lavare i vestiti a mano insieme diventava un buon momento per chiaccherare e si è rivelato anche essere alquanto rilassante. Ho scelto questa foto perchè oltre ad esserci i vestiti stesi ad asciugare si intravedono anche le nuvole, che mi hanno colpito sin da subito. Qui le nuvole sembrano pienissime e vicinissime.
Lei è Ghile, il primo nome dei bambini che sono riuscita a memorizzare. E' stato bellissimo iniziare a imparare i nomi e avere la possibilità di riconoscergli la loro individualità; quando si sentiva chiamare per nome mostrava un sorriso meraviglioso. Ho scelto questa foto perchè mi ha colpito la tenacia con cui provava e riprovava a dondolarsi su quel legno nonostante faticasse a rimanere appesa con le mani.
Qui Velo sull'altaleno mostra uno dei suoi sorrisi migliori. Uno dei primi giorni le ho cantato una canzone in italiano che le è piaciuta tantissimo e così ogni volta che mi vedeva mi chiedeva di cantarla di nuovo e così alla fine è riuscita ad imparare qualche parola. In cambio lei mi ha insegnato per bene una canzoncina in swahili.
Questa è una delle prime scuole che abbiamo visitato a Mbeya. Appena entrata mi ha colpito molto vedere tanti alunni in classi così piccole ma è stato bellissimo vedere un cortile così grande e aperto mi ha trasmesso un grande senso di libertà.
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